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Covid 19

Laboratorio di Virologia e Microscopia Elettronica – Istituto Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna.

 

PROVE DI VALUTAZIONE DEL POTERE INATTIVANTE DI ARGENTO SYNTHAG VERSO IL BETA-CORONAVIRUS APPARTENENTE ALLO STESSO GENERE DEL SARS-COV-2.

 

Nell controllo di tossicità della sostanza inattivante argento SynthAg non è stato rilevato effetto tossico sulle cellule HRT-18 testate (protocollo IZSLER n. 241549/2020).

 

Nella valutazione della persistenza del potere inattivante dell’argento SynthAg (protocollo IZSLER n. 241549/2020) per 48h sul virus B-CoV 10 TCID50/ml beta-coronavirus, è stata rilevata assenza di crescita virale.

 

ln conclusione l’argento SynthAg testato ha dimostrato di  essere in grado di inattivare totalmente una sospensione virale di un beta coronavirus B-CoV contenente 10 TCID5dml dopo i tre tempi di contatto previsti: 1O min.;

30min; 60min. Inoltre, è stata dimostrata la persistenza del potere inattivante dell’argento SynthAg dopo 48 ore.

scorri il box per leggere il file:

Tutti i nostri prodotti hanno alla base i cluster di ARGENTO SYNTHAG®

La US Environmental and Health Protection Agency (EPA) ha identificato un elenco di sostanze che possono aiutare a proteggere dal coronavirus umano. L’argento è incluso insieme ad altre sostanze.

Le sostanze elencate possono distruggere il coronavirus SARS-CoV-2, poiché si sono dimostrate efficaci contro virus più difficili da uccidere, nonché contro il coronavirus umano, simile a SARS-CoV-2.

 

 

Potenziali agenti antivirali

 

Nel 2011, un gruppo di scienziati italiani ha pubblicato un ampio studio che ha dimostrato che il nanosilver può resistere a diversi tipi di virus: virus dell’epatite B, virus dell’herpes simplex, parainfluenza umana, virus respiratorio sinciziale e virus del vaiolo delle scimmie.

L’uso di nanoparticelle d’argento apre interessanti possibilità per nuovi trattamenti antivirali. Poiché il nanosilver ha la capacità di attaccare il virus in modi diversi, c’è una minore probabilità di sviluppare resistenza rispetto ai farmaci antivirali convenzionali [2].

 

Il nanosilver previene lo sviluppo dell’HIV

 

Nel gennaio 2010 è stato pubblicato un articolo sulla rivista Nanobiotechnology in cui gli immunologi messicani dell’Università di Nuevo Leon hanno studiato l’efficacia delle nanoparticelle d’argento contro l’HIV.

Hanno scoperto che il nanosilver blocca l’ingresso dell’HIV nelle cellule e arresta lo sviluppo del virus nelle fasi iniziali e riduce la possibilità di trasmissione dell’infezione tra le cellule. [3]

 

Nanoparticelle d’argento contro il virus dell’influenza A.

 

Il virus H1N1 A, noto anche come “influenza suina”, è il tipo più comune di influenza che ha ucciso più di 50 milioni di persone. È lui che causa le più grandi epidemie, infettando persone e animali. Ci sono stati diversi focolai di questa influenza, che è stata la causa della pandemia nel 1918 (influenza spagnola) e nel 2009 (influenza suina).

L’attività virucida delle nanoparticelle d’argento è stata dimostrata contro un’ampia gamma di virus. Nella maggior parte dei casi, c’è un’interazione diretta tra la nanoparticella e le proteine ​​di superficie del virus [4].

La stragrande maggioranza delle persone in tutto il mondo si ammala di influenza stagionale senza gravi complicazioni, a volte anche senza farmaci. Ma l’influenza grave è caratterizzata da polmonite virale primaria, che è insensibile agli antibiotici e può essere fatale entro 24 ore. Scienziati giapponesi hanno condotto uno studio sull’effetto delle nanoparticelle d’argento sull’influenza A e hanno valutato la loro attività antivirale. Hanno mescolato soluzioni di virus e nanoparticelle, hanno filtrato il nanosilver e trattato le cellule con la soluzione rimanente con i virus per determinare quanti di loro sarebbero stati infettati. Dopo diverse osservazioni, è diventato chiaro che il nanosilver ha un’attività inibitoria che dipende dalle dimensioni e dal numero di particelle. In futuro, studi dettagliati sul meccanismo antivirale delle nanoparticelle d’argento potrebbero portare allo sviluppo di mezzi pratici per la distruzione di nuovi tipi di virus. [5]

 

 

Elenco dei materiali utilizzati:
  1. Silver Nanoparticles as Potential Antiviral Agents by Stefania Galdiero, Annarita Falanga, Mariateresa Vitiello, Marco Cantisani, Veronica Marra and Massimiliano Galdiero
  2. Mode of antiviral action of silver nanoparticles against HIV-1. Humberto H Lara, Nilda V Ayala-Nuñez, Liliana Ixtepan-Turrent, Cristina Rodriguez-Padilla4. Silver nanoparticles as potential antiviral agents // Molecules 2011. 16(10). 8894-8918 Galdiero S., Falanga A., Vitiello M., Cantisani M., Marra V., Galdiero M.
  3. Antiviral activity of silver nanoparticle/chitosan composites against H1N1 influenza A virus. Yasutaka Mori, Takeshi Ono, Yasushi Miyahira, Vinh Quang Nguyen, Takemi Matsui, Masayuki Ishihara
  4. Valutazione dell’attività antimicrobica di soluzioni antibatteriche Synthag – MicroB Dott. Matteo Sarzi Amadè
  5. Prove in Vitro per valutare il potere inattivante di sostanze Mask Synthag – Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Dell’Emilia Romagna – Dott. Ana Moreno